MANIA
Con mania si intende uno stato caratterizzato da umore euforico, senso di grandezza, alto livello di autostima, instancabilità fisica ma anche grande irritabilità. Quando si manifesta un affetto negativo in personalità maniacali non si ha a che fare con il dispiacere ma con la rabbia.
Questa tipologia di personalità nasconde una personalità depressiva poiché pur essendo apparentemente allegro, energico, socievole e disinvolto, sembra provare un forte senso di colpa inconscio per la propria aggressività verso gli altri: ha delle difficoltà nello stare da solo, fatica a comprendere lo stato d’animo altrui, pare incapace di amare ed ha uno stile cognitivo molto confuso.
Le persone maniacali possono parlare senza freni, con pensieri e idee che fuggono via e che, sempre attive, sembrano non riuscire a fermarsi mai: una condizione che, d’altra parte, può nascondere un notevole stato di angoscia.
Le modalità prevalenti utilizzate per evitare gli affetti dolorosi sono quelle del diniego, ignorando eventi o situazioni affettive che metterebbero in difficoltà le altre persone che si trovassero al loro posto, e dell’acting out, ossia dell’agito, attraverso l’ubriachezza, la sessualizzazione, la provocazione, ecc.. La distrazione attraverso l’azione permette di sfuggire questi affetti che verrebbero vissuti con eccessiva sofferenza. Il timore di fondo della personalità maniacale è che se smettesse di muoversi rischierebbe di frammentarsi finendo per crollare. Appunto perché tende ad evitare la sofferenza emotiva, non è facile connettersi empaticamente con essa, e dunque comprendere appieno la sofferenza e la disorganizzazione sottostanti a questa struttura di personalità.
Spesso, se si riesce a stabilire una comunicazione con queste persone, è possibile rintracciare una storia fatta di ripetute separazioni o perdite (morti, separazioni, trasferimenti familiari) senza che ci sia stata la possibilità di elaborarle emotivamente: situazioni di doloroso distacco che non sono state affrontate dal punto di vista affettivo.
Per tale motivo le personalità maniacali temono qualsiasi attaccamento, poiché la creazione di un legame metterebbe contemporaneamente di fronte al rischio del distacco, ciò che, vista la non competenza nell’elaborazione emotiva della sofferenza connessa alla perdita, potrebbe essere vissuta in maniera devastante.
Bibliografia:
Nancy McWilliams, "La diagnosi psicoanalitica", Astrolabio, Roma 1999
Questa tipologia di personalità nasconde una personalità depressiva poiché pur essendo apparentemente allegro, energico, socievole e disinvolto, sembra provare un forte senso di colpa inconscio per la propria aggressività verso gli altri: ha delle difficoltà nello stare da solo, fatica a comprendere lo stato d’animo altrui, pare incapace di amare ed ha uno stile cognitivo molto confuso.
Le persone maniacali possono parlare senza freni, con pensieri e idee che fuggono via e che, sempre attive, sembrano non riuscire a fermarsi mai: una condizione che, d’altra parte, può nascondere un notevole stato di angoscia.
Le modalità prevalenti utilizzate per evitare gli affetti dolorosi sono quelle del diniego, ignorando eventi o situazioni affettive che metterebbero in difficoltà le altre persone che si trovassero al loro posto, e dell’acting out, ossia dell’agito, attraverso l’ubriachezza, la sessualizzazione, la provocazione, ecc.. La distrazione attraverso l’azione permette di sfuggire questi affetti che verrebbero vissuti con eccessiva sofferenza. Il timore di fondo della personalità maniacale è che se smettesse di muoversi rischierebbe di frammentarsi finendo per crollare. Appunto perché tende ad evitare la sofferenza emotiva, non è facile connettersi empaticamente con essa, e dunque comprendere appieno la sofferenza e la disorganizzazione sottostanti a questa struttura di personalità.
Spesso, se si riesce a stabilire una comunicazione con queste persone, è possibile rintracciare una storia fatta di ripetute separazioni o perdite (morti, separazioni, trasferimenti familiari) senza che ci sia stata la possibilità di elaborarle emotivamente: situazioni di doloroso distacco che non sono state affrontate dal punto di vista affettivo.
Per tale motivo le personalità maniacali temono qualsiasi attaccamento, poiché la creazione di un legame metterebbe contemporaneamente di fronte al rischio del distacco, ciò che, vista la non competenza nell’elaborazione emotiva della sofferenza connessa alla perdita, potrebbe essere vissuta in maniera devastante.
Bibliografia:
Nancy McWilliams, "La diagnosi psicoanalitica", Astrolabio, Roma 1999
Condividi:
Dott. Lorenzo Sartini via Pellegrino Matteucci, 21 40137 Bologna cell: 3338443719 mail: [email protected]
C. F. SRTLNZ73C21I608M P. IVA: 02755261209