LORENZO SARTINI
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I luoghi della solitudine: non esiste Altro all'infuori di me

10/2/2022

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                           7 INCONTRI per lavorare IN GRUPPO sul tema della SOLITUDINE
 
Gli incontri, della durata complessiva di 2 h, si svolgeranno facendo leva sul modello formativo della Concezione Operativa di Gruppo, che prevede una prima parte informativa (30 m), nella quale verrà proposta una breve relazione sul tema dell’incontro, ed una seconda parte di elaborazione dell’informazione in gruppo (1 h 30 m). Questa è la scaletta degli incontri:
 
1) Le leggi della pandemia da Covid-19: ovvero, non frequenterai lo stesso luogo dell’Altro

2) Il declino delle istituzioni rappresentative: dalle grandi ideologie alle piccole solitudini?

3) Una moltitudine di “hikikomori”: il dispositivo tecnologico come finestra sul mondo

4) Solitudini tecnologiche: chiusi nella propria “bolla” digitale

5) Dalla tecnologia all’animale da compagnia: quando non è l’uomo, il migliore amico dell’uomo

6) Una familiare solitudine: le nuove configurazioni della famiglia

7) Narciso: la solitudine di chi non conosce se stesso
 
Gli incontri si svolgeranno il venerdì, con cadenza quindicinale, dalle ore 18.00 alle ore 20.00.

Venerdì 28 gennaio dalle ore 18.00 alle ore 19.00 si svolgerà un’assemblea informativa ed organizzativa iniziale, a libera partecipazione, per concordare gli aspetti organizzativi dell’esperienza di gruppo.


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Fratture frammentazioni fragilità: dal trauma pandemico all'elaborazione psichica attraverso il gruppo operativo

3/6/2021

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18 - 19 settembre 2021

Settecentoalberi, Via Guaiane 144

Noventa di Piave (Venezia)



Finalità


Sappiamo che il gruppo operativo e la concezione della psicologia sociale analitica sono elementi essenziali per elaborare il trauma collettivo.
Il trauma Covid di quest’ultimo anno ha investito anche noi professionisti e ha messo alla prova i nostri
abituali strumenti. Non solo perché abbiamo attraversato la medesima rottura tra un prima e un dopo, ma anche perché -nel frattempo- abbiamo dovuto sopperire al distanziamento fisico con una migrazione nel web. Anche il ritorno in presenza però non è esente da problematiche di natura affettiva e relazionale tra paure e desideri, tra fughe e nuovi bisogni, tra ripristino della vicinanza dei corpi e angosce di malattia.
Proponiamo un fine settimana per condividere come operatori, pazienti e studenti hanno vissuto e stanno vivendo il trauma della pandemia e per rielaborare, allo stesso tempo, gli specifici aspetti transferali dall'emergenza sanitaria.
Il gruppo operativo si impara facendolo.


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La vita ai tempi della pandemia

8/1/2021

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Un percorso di gruppo per pensare alle trasformazioni sociali che stanno avvenendo e all'esperienza che si sta soggettivamente vivendo nell’attuale periodo di crisi segnato dalla pandemia da Covid-19.

Il percorso, oltre ad un’assemblea inziale per definire gli aspetti organizzativi, prevede lo svolgimento di 11 incontri nei quali la vita ai tempi della pandemia verrà dissezionata focalizzandosi sui seguenti temi:

      Assemblea iniziale (1 h, venerdì 22 gennaio, ore 18.00)


  1. Relazioni e socialità ai tempi del distanziamento fisico
  2. La famiglia: dal rifugio all’assedio
  3. D/Istruzione?
  4. Il lavoro rende liberi: di uscire
  5. Una Nuova Economia Politica
  6. Le abitudini: come cambia la gestione del tempo e dello spazio
  7. L’impero della tecnologia: servi o padroni?
  8. I dubbi della scienza, i dubbi sulla scienza
  9. C’è ancora posto per la Salute?
  10. Eco-logia: quale ambiente ci torna indietro?
  11. La lente dell’arte sulla pandemia


Metodo

Ciascun incontro si svolgerà il venerdì (con cadenza quindicinale) dalle ore 18.00 alle ore 20.00 e sarà così strutturato: 30 min. di informazione sul tema previsto e 1 h e 30 min. di elaborazione dell’informazione in gruppo.



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Antropologia della migrazione

3/12/2020

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Il 15 dicembre alle ore 9.30 si terrà il seminario "Antropologia della migrazione: fenomenologia di un legame viaggiante": una lectio magistralis di Salvatore Inglese.
Il seminario, all'interno del progetto FAMI "CA.RE. INTERVENTI DI CURA IN RETE PER MIGRANTI VULNERABILI", inaugura una serie di percorsi formativi etno-psicologici che avranno luogo nel 2021. 

La partecipazione è gratuita, ma è richiesta l'iscrizione scrivendo a: elena.mattioli@solcomantova.it.
Il link di accesso all’incontro è https://us02web.zoom.us/j/85073483211

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"Creare moltiplicare luoghi di respiro collettivo"

18/10/2020

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Per l'Assemblea Internazionale del 25 ottobre:

CREARE

MOLTIPLICARE

LUOGHI

DI RESPIRO

COLLETTIVO



La pandemia agisce come disvelamento: mettendoci in condizione di comprendere che da tempo viviamo entro la carcassa del capitalismo neoliberale, che non smette, per quanto defunto, di imporre le sue regole: privatizzazione, competizione, primato del profitto sull’interesse sociale, devastazione dell’ambiente, iper-sfruttamento delle energie mentali, burnout.

Ma non basta comprendere che siamo in una trappola per uscirne. Uscire dalla trappola tecno-finanziaria richiede infatti una strategia politica e soprattutto una solidarietà sociale fondata su un processo di soggettivazione che al momento, nella tempesta pandemica, appare esitante e depresso. L’apocalisse pandemica ha reso evidente che la società non può sopravvivere senza liberarsi dalla regola neoliberale, ma ha indebolito, e forse paralizzato le energie psichiche necessarie per attivare un processo di soggettivazione solidale.

Entro questo contesto un gruppo di ricercatori che operano prevalentemente nel campo della psicoterapia mette all’ordine del giorno la necessità di creare e moltiplicare luoghi di riflessione psicoterapeutica comune, luoghi di respiro che si sottraggano al soffocamento sistemico, per cercare al tempo stesso la via per l’emancipazione dal dominio tecno-finanziario.

Il 25 ottobre in Cile si tiene il referendum che deve decidere se rimanere per sempre dentro la gabbia della costituzione fascista e ultra-liberale promulgata negli anni di Pinochet e di Kissinger, o se usare la forza costituente della lotta e del voto per uscirne, aprendo la strada a un modello sociale egualitario, e frugale, cioè fondato sull’utile collettivo e non sull’astrazione finanziaria e il consumismo indotto dalla pubblicità.


Il Cile è il luogo in cui la dittatura liberista cominciò con un colpo di stato fascista e con un massacro. Il Cile può essere il luogo da cui inizia il processo di smantellamento della dittatura liberista. Ma il voto sarà solo la condizione formale cui deve seguire un processo di soggettivazione solidale e autonoma.
Della lotta politica in corso in diversi paesi latino-americani, Bolivia, Colombia, Argentina, oltre al Cile, possiamo essere soltanto spettatori. Ma possiamo e dobbiamo essere attori dell’opera di ricomposizione della soggettività sociale che precarietà e accelerazione competizione hanno aggredito e infettato profondamente, e che ora, per effetto della pandemia, dell’isolamento, della paura, del distanziamento sembra sprofondare in una sorta di depressione di lungo periodo.

La pandemia agisce come un catalizzatore di processi catastrofici da lungo tempo in corso: la stagnazione economica, la precarietà dilagante del lavoro, la devastazione ambientale, il burnout da super-lavoro dell’attenzione, la depressione, il panico. Poiché questi processi precipitano tutti insieme, l’orizzonte che si intravvede oltre l’apocalisse pandemica, è quella dell’estinzione del genere umano, mentre la disgregazione della civiltà è ormai ad un punto piuttosto avanzato, e la guerra, la fame, la violenza razzista si diffondono.

Ma non è possibile ragionare proficuamente delle possibilità di sventare la prospettiva estrema dell’estinzione se la mente collettiva è invasa dai fantasmi della paura, dell’angoscia, se il corpo dell’altro è percepito come un pericolo e l’erotismo è bandito dalla vita sociale.
Nuovi profili di sofferenza psichica vanno emergendo: l’erotismo entra in una zona oscura di sensibilizzazione fobica al corpo dell’altro, a causa del trauma del distanziamento e dell’invasione di flussi di perturbante entro lo spazio della vita quotidiana.
Il nostro specifico compito e la nostra intenzione è cartografare il continente emergente dell’inconscio in oscillante ambigua mutazione, per creare moltiplicare luoghi di respiro e collettivi di enunciazione (auto)terapeutica.

E’ possibile vita felice nell’orizzonte dell’estinzione?
Può parere una domanda paradossale, ma è invece cruciale, perché solo se riusciamo a rispondere sì a questa domanda, solo se riusciamo a creare spazi di respiro tranquillo e di relazione felice nel corso della tempesta epidemica e sociale, possiamo trovare la via di fuga da quello stesso orizzonte.
Solo affrontando in modo collettivo la coscienza dell’impermanenza di ogni essere, del nostro esistere singolare e del genere umano come insieme bio-storico, possiamo dissipare il panico, e attivare le dinamiche della creatività e dell’invenzione.
Per questo riteniamo che sia urgente la formazione e proliferazione di luoghi di respiro collettivo, di meditazione sull’impermanenza e di sperimentazione di nuove forme di vita sociale.

Per il gruppo di ricerca
Franco Berardi

16 ottobre 2020

Per aderire, mandare una mail a Leonardo Montecchi: lmontecc@me.com

L'Assemblea Internazionale è aperta a tutti e ci colleghiamo attraverso la piattaforma Zoom
il 25 ottobre dalle 16 alle 19 ( ora di Roma)


Per collegarsi su Zoom:
id 86989033390
password 004481

A presto

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Assemblea internazionale di ricerca di strategie individuali, gruppali, istituzionali, comunitarie e globali nella pandemia per aprire spazi di respiro nella vita quotidiana

10/10/2020

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FotoCieli d'Australia (1995), Bruno Pasqualini

Domenica 25 ottobre si terrà in Cile un referendum per chiedere ai cileni se vorranno mantenere l'attuale costituzione redatta da Augusto Pinochet (opzione "Apruebo") o una nuova (opzione "Rechazo") e da quale organo dovrà essere scritta questa nuova costituzione, nel caso vincesse l'opzione "Rechazo".

Si tratta di un evento di portata globale che si svolgerà nel pieno della pandemia e che può innescare un processo costituente diffuso nel pianeta.
La pandemia ci costringe ad un cambio di paradigma sulle priorità.
Nel Cile del golpe di Pinochet è stato applicato per la prima volta il neoliberismo che privilegia la borsa e lascia perdere la vita.
Questa ideologia ci ha portato alla distruzione dell'ambiente in cui viviamo ed al dominio di una necropolitica che si nutre di distruzione e putrefazione e ci impedisce di respirare.

Dal Cile possono nascere molte linee di fuga da questa dimensione plumbea in cui viviamo. Sono molte le fessure, i varchi che si stanno producendo in molte parti del pianeta.
Per questo, il gruppo internazionale di ricerca sulla pandemia, che si riunisce da marzo in due incontri settimanali, ha pensato di organizzare per il giorno 25 ottobre dalle 16,00 alle 19,00 una

"Assemblea internazionale di ricerca di strategie individuali, gruppali, istituzionali, comunitarie e globali nella pandemia per aprire spazi di respiro nella vita quotidiana".

L'Assemblea si svolgerà attraverso la piattaforma Zoom ed è aperta a tutte e tutti.
Per collegarsi è necessario scaricare il programma Zoom ed utilizzare le seguenti credenziali:

id 86989033390
password 00448

Per poter organizzazione al meglio l'Assemblea è importante iscriversi prima, inviando una mail a lmontecc@me.com


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Corso online: "Etnopsichiatria e clinica transculturale"

2/10/2020

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"Istituzioni e pandemia: elementi di analisi istituzionale e gruppo operativo"

11/8/2020

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il Consorzio Sol.Co Mantova e la Scuola di Prevenzione “José Bleger” sono lieti di invitarvi all'incontro
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Istituzioni e pandemia:

elementi

di analisi istituzionale

e gruppo operativo



martedì 22 settembre 2020
, dalle ore 16.00 alle ore 19.00

L’incontro, organizzato con modalità assembleare, intende affrontare gli elementi di base dell’analisi istituzionale e, attraverso alcuni cenni storici, riportarci all’attualità di questo dispositivo per leggere gli emergenti sociali nel tempo delicato e complesso che stiamo vivendo.

Durante l'assemblea interverranno esperti internazionali:

Patrick Boumard, docente di Antropologia dell’Educazione all’Université de la Bretagne Occidentale e presidente dell’Associazione Società Europea di Etnografia dell’Educazione (Saint-Senoux - Francia)
Remi Hess, scrittore e sociologo francese, docente di Scienze dell'Educazione all'Università Paris 8 (Reims - Francia)
Salvatore Inglese, etnopsichiatra e ricercatore in ambito antropologico (Catanzaro - Italia)
Leonardo Montecchi, psichiatra, psicoanalista e direttore della Scuola “José Bleger” (Rimini - Italia)
Osvaldo Saidon, psichiatra, psicoanalista, istituzionalista (Buenos Aires - Argentina)
Thomas Von Salis, neuropsichiatra e psicoanalista, studioso di analisi istituzionale (Zurigo - Svizzera)
Gladys Adamson, psicologa sociale, direttrice della "Escuela de Psicologia Social del Sur" di Buenos Aires (Buenos Aires - Argentina)
Franco “Bifo” Berardi, filosofo e saggista, autore di un diario sul periodo della pandemia dal titolo “Cronaca della psicodeflazione”  (Bologna - Italia)
Paolo Pagliai, rettore della “Alta Escuela para la Justicia” di Città del Messico (Città del Messico - Messico)

Con loro dialogheranno Luciana Bianchera (psicopedagogista, formatrice, docente universitario di Psicologia del lavoro e metodi e tecniche dell’intervento educativo, responsabile scientifica di Solco Mantova), Lorenzo Sartini (psicologo, psicoterapeuta, formatore, supervisore e traduttore per l’Italia del testo “Psicologia de la conducta” di José Bleger), Giorgio Cavicchioli (psicologo, psicoterapeuta, formatore e supervisore) e Simona Di Marco (psichiatra, esperta in etnopsichiatria).

L’evento è gratuito ed è da considerarsi parte delle attività di ricerca sulle tematiche della cura delle istituzioni, dei compiti sociali e comunitari.
 
E’ possibile iscriversi sul sito di Sol.Co. Mantova al seguente link: https://www.solcomantova.it/iscrizione-webinaristituzioni-e-pandemia-elementi-di-analisi-istituzionale-e-gruppo-operativo/
 
L’incontro si svolgerà a distanza, in modalità sincrona, su piattaforma ZOOM.
Ad avvenuta iscrizione, riceverete automaticamente il link e i codici identificativi per accedere all’incontro.

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Perché psicologia sociale, perché non psicoanalisi?    La concezione della soggettività in Jacques Lacan e in Enrique Pichon-Rivière

22/2/2020

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Presso la Mediateca Gateway di Bologna si terrà un ciclo di 4 incontri dal titolo:

"Per una produzione gruppale della soggettività: dall'inconscio individuale a quello collettivo"

Questi sono i titoli dei 4 incontri proposti:

1) Perché psicologia sociale, perché non psicoanalisi?
    La concezione della soggettività in Jacques  Lacan e in Enrique Pichon-Rivière
    relatori: Federico Chicchi e Leonardo Montecchi

2) Interpretare il soggetto, interpretare il gruppo
    relatori: Rutilia Collesi e Leonardo Montecchi

3) Prendersi cura di Edipo
    relatori: Pierfrancesco Galli e Paolo Godani

4) Come lavorano i gruppi: prospettive psicoanalitiche

    relatori: Chiara Zaniboni e Lorenzo Sartini

Il tema che verrà sviluppato dai relatori Federico Chicchi e Leonardo Montecchi nel primo incontro, "Perché psicologia sociale, perché non psicoanalisi?", riguarda il problema della soggettività: come arriva a costituirsi un uomo? Come arriva a definirsi? Quello della produzione della soggettività è una questione filosofica cruciale per la psicoanalisi, poiché partendo dall’idea di come l’uomo si costituisce, deriva la concezione della sua “cura”. Jacques Lacan e Enrique Pichon-Rivière sono due psicoanalisti che, pur trovandosi in due diverse parti del mondo (Lacan in Francia e Pichon-Rivière in Argentina), si sono abbeverati alla stessa fonte psicoanalitica freudiana. Ambedue sono però andati oltre il complesso di Edipo, pensando ad una soggettività profondamente condizionata dalle determinanti sociali. Ambedue sono stati medici psichiatri che si sono occupati della psicosi. Ambedue sono stati profondi intellettuali con una passione per la corrente artistica del surrrealismo. Ambedue, ognuno a modo proprio, hanno avuto dei problemi con l’istituzione psicoanalitica della quale facevano parte, venendone allontanati. Ma oltre alle somiglianze ci sono anche significative differenze, cosicché Pichon-Rivière, nel corso della sua vita professionale, inizierà a lavorare con i gruppi, sviluppando un dispositivo gruppale, il “gruppo operativo”, tessendo insieme psicoanalisi e dialettica materialista; mentre Lacan continuerà ad approfondire, con audacia e lucidità, la situazione analitica duale, quella che contempla la relazione tra un paziente ed uno psicoanalista. Correva stima e rispetto tra i due, e quando si incontreranno per l’ultima volta, a Parigi, nel 1969, Lacan chiederà a Pichon-Rivière: “Pourquoi psychologie sociale, pourquoi pas psychanalise?”



Federico Chicchi  insegna Politiche del lavoro presso il corso di laurea magistrale "Sociologia e servizio sociale" dell’Università di Bologna e Globalizzazione e capitalismo presso il corso di laurea in "Sociologia" - sede di Forlì. Insegna Trasformazione dei legami sociali presso l’Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata - IRPA (sede di Grottammare e Milano). È autore di numerose pubblicazioni in italiano, francese, spagnolo e inglese.
Leonardo Montecchi è psichiatra e psicoterapeuta, direttore della Scuola di prevenzione "José Bleger" di Rimini. Svolge attività di formazione e di supervisione in diversi servizi del sistema sanitario nazionale e del privato sociale. È autoredi numerose pubblicazioni.


Il primo incontro  si svolgerà mercoledì 11 marzo dalle 18.00 alle 20.00 presso la Mediateca Gateway, in via San Petronio Vecchio 33/b, a Bologna.
A breve verranno fissate anche le date degli incontri successivi.


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Attualità del pensiero di José Bleger: tra clinica e sociale

22/11/2019

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