Il mondo contemporaneo, caratterizzato dalla globalizzazione, è alla ricerca di nuovi dispositivi di controllo sociale. Anche le diagnosi psichiatriche possono essere dispositivi di controllo del comportamento. Nell’articolo si analizza il caso della produzione del “Disturbo da deficit di attenzione/iperattività” (ADHD) e lo si relaziona alla diffusione del metilfedinato (Ritalin).
Inoltre viene criticato il paradigma dominante del “deficit” in favore del paradigma della “differenza”. L’articolo conclude con una disamina dei farmaci studiati per intervento nelle manifestazioni di massa.
Nuovi dispositivi di controllo sociale che cercano di ricondurre ad un ordine i flussi globalizzanti del mondo contemporaneo sono codificati nel mondo della vita ed entrano pervasivamente nella quotidianità contemporanea.
E’ questo il caso della produzione del “Disturbo da deficit di attenzione/iperattività” (ADHD).
Questo “disturbo” si presenta come una resistenza al processo educativo e non può essere isolata dai vincoli che si instaurano nel campo fra allievi,docenti e compiti educativi.
Il sintomo è definito dal DSM IV come una:
"persistente modalità di disattenzione e/o di iperattività-impulsività che è più frequente e più grave di quanto si osserva tipicamente in soggetti ad un livello di sviluppo paragonabile (…)"